Trasferirsi a Lanzarote: la storia di Gaspare e Paola

Italiani che hanno scelto di trasferirsi alle Canarie. La ricerca di una vita migliore e la nostra scelta di vivere a Lanzarote: Gaspare e Paola. Milano, Liguria e Lanzarote. La ricerca continua di un posto in cui fosse possibile vivere una vita migliore li ha condotti sull’isola più nord-orientale dell’arcipelago spagnolo delle Isole Canarie. Un viaggio esplorativo che si è rivelato galeotto. Oggi Gaspare lavora all’Ikea, mentre sua moglie Paola continua a dirigere EATALIAN WINE & FOOD, la sua piccola “boutique”, dove vende vini e prodotti alimentari made in Italy.

Gaspare raccontaci qualcosa di te e del percorso di vita che ti ha portato fino a Lanzarote.

Ho 42 anni, ho vissuto per 28 anni a Milano città, poi pian piano ho iniziato a spostarmi nell’hinterland. Successivamente ho conosciuto colei che poi sarebbe diventata mia moglie, Paola, con cui sono sposato da 5 anni. Insieme abbiamo preso la decisione di lasciare la “metropoli” per provare una nuova esperienza di vita in Liguria, in provincia di La Spezia. Ma anche qui, trascorsi 5 anni, ci siamo resi conto che nonostante la qualità della vita fosse migliore, non era ancora del tutto soddisfacente. Avendo una cugina italo-argentina che già viveva a Lanzarote, abbiamo colto l’occasione per concederci un viaggio esplorativo dell’isola.

 

E poi, cosa è successo?

Il fascino di Lanzarote ci ha conquistato immediatamente e nel giro di 3 anni, dopo vari sopralluoghi, abbiamo preso la decisione di trasferirci definitivamente.

Qual era la vostra occupazione in Italia?

In Italia abbiamo sempre lavorato nel settore delle spedizioni, quindi abbiamo iniziato la nostra esperienza Lanzaroteña aprendo un negozio di vini e prodotti alimentari italiani, mettendo così a frutto la nostra pluriennale esperienza per quanto concerne l’importazione diretta dei prodotti. Da agosto, sono stato assunto da Ikea e mia moglie continua felicemente a dirigere EATALIAN WINE & FOOD, la sua piccola “boutique”.

Una bella idea! Che riscontro ha avuto sul territorio?

Come tutte le nuove attività all’inizio è stata un po’ dura però, dopo un gran lavoro di pubblicità e una ponderata selezione dei prodotti, abbiamo ottenuto dei risultati molto gratificanti, soprattutto con la gente locale che non conosceva né i vini né i prodotti italiani.

Puoi dirci qual è stato l’iter burocratico necessario per avviare la vostra attività?

Non avendo mai avuto attività commerciali in Italia non saprei fare un paragone tra le due realtà. Però, per sentito dire, so che in Italia i costi delle licenze commerciali sono molto alti. Qui invece per quel che concerne il nostro tipo di attività (non classificata) il costo della licenza è stato di circa 1000 € e la spesa più grande è stata quella relativa al progetto tecnico. Per quanto riguarda la partita I.V.A (N.I.F. come ditta individuale) la spesa è stata di circa 200€ e l’abbiamo ottenuta in una settimana. Ultimo dettaglio, ma non ultimo per importanza: dopo aver presentato la richiesta per la licenza, è possibile già aprire la propria attività.

Sei stato da poco assunto all’Ikea. Dal punto di vista professionale hai riscontrato delle differenze?

Ormai sono trascorsi già 6 mesi dalla mia assunzione in Ikea e sono molto soddisfatto.Se devo essere sincero all’inizio pensavo di trovare del personale poco professionale, come si trova nella maggior parte delle ditte qui a Lanzarote. Mi sono ricreduto in fretta, forse perché la politica lavorativa di Ikea impone determinati standard e quindi anche il personale deve essere all’altezza.

Cosa puoi raccontarci di Lanzarote?

Lanzarote ha un fascino molto particolare ed unico: o ti strega o non ti piace proprio.I paesaggi sono stupendi, per chi ha l’hobby della fotografia proprio come me, andrebbe in giro sempre con la macchina fotografica in mano.Il clima è primaverile durante tutto l’anno e le precipitazioni sono veramente scarse.Il vento è una componente fissa di Lanzarote, ci si fa l’abitudine anche se a volte soffia molto forte. Qui si praticano moltissimi sport, dal Surf al Wind e Kite surf, ciclismo, nuoto, immersioni, triathlon (Ironman è la competizione più famosa dell’isola) e la pesca (altro mio hobby).E comunque potrei descriverla per altre trenta pagine, la cosa migliore è venire a visitarla, perché solo così potrete capire quello che definisco il suo “fascino”.

Qual è il vostro primo ricordo all’arrivo? Il momento che porterete sempre nel cuore?

Più che del primo ricordo all’arrivo, se me lo concedi, vorrei parlarti dell’ultimo ricordo alla partenza che ci resterà sempre nel cuore: il biglietto di sola andata!!!!Sai, per anni avevamo sempre fatto andata/ritorno, facendo sempre coincidere le date con gli impegni di lavoro.L’aver fatto i biglietti di sola andata significava proprio che era giunta l’ora dell’ennesimo “grande passo”.

Quali sono gli angoli dell’isola che ami in particolar modo?

Sono vari i luoghi del’isola che amo, uno di questi è Famara, una spiaggia di surfisti immensa, mantenuta allo stato naturale, dove il vento è sempre presente e le strade circostanti sono ricoperte da dune di sabbia. Altri due posti molto vicini sono Arrieta e Punta Mujeres, due paesini di pescatori al Nord dell’isola, entrambi molto affascinanti.E poi sicuramente a prescindere dai luoghi, qui a Lanzarote ogni alba ed ogni tramonto ci offrono degli spettacoli sempre diversi e sempre stupendi.

A chi consiglieresti Lanzarote? Per chi la riterresti più adatta?

Di sicuro la consiglierei a tutte quelle persone che stanno cercando di migliorare la propria qualità di vita, qui i ritmi sono più “umani”, anche se mia moglie è ancora troppo “milanese” e fa fatica ad adeguarsi. La natura e il clima ti offrono la possibilità di poter effettuare molte attività all’aperto durante tutto l’anno.Bisogna comunque tener presente che siamo sempre su un territorio spagnolo e quindi la crisi qui esiste eccome. E’ pur vero che qui c’è molto turismo, però, ad esempio, per chi volesse aprire un’attività di ristorazione, c’è da tener conto dell'”all inclusive” degli alberghi, formula che ha tolto molti clienti ai vari ristoratori dell’isola. Altra cosa importantissima: non farsi allettare dai bassi costi per aprire un’attività. Ho visto molta gente “improvvisarsi” qualcosa che non era, solo per la frenesia di lasciare l’Italia e per gli investimenti economici molto contenuti. Ma in fin dei conti non sono rimasti molto.Qui, visto l’elevata presenza di ristoranti, la differenza come sempre la fa la qualità e quindi la professionalità.

 

Vi siete spostati più volte, avete cambiato città e poi Paese. Quali caratteristiche secondo te sono necessarie per affrontare al meglio un cambiamento di vita?

Sai, per noi è stato sicuramente più facile, poichè non avendo figli non abbiamo mai avuto dei vincoli particolari.Innanzitutto bisogna essere convinti entrambi, ponderare ogni minimo dettaglio, e soprattutto possedere tantissima umiltà e la capacità e la voglia di rimettersi in gioco.

Ritieni che la tua sia una scelta permanente o nei vostri piani c’è un’eventuale rientro in patria?

Visti i nostri trascorsi non sono sicuro che questa sia la nostra scelta definitiva. Qui si vive molto bene, i ritmi sono decisamente più “umani” e anche il clima é molto favorevole, però…..

Vorrei concludere dicendo che questo é tutto, spero di aver dato abbastanza informazioni utili e soprattutto spero di non aver infranto qualche sogno….Qui non é un paradiso, la situazione é quella Europea, quindi se avete voglia di fare e non pensate che qui sia tutto facile……….vi aspettiamo per una “nuova Avventura”…..

Indirizzo email: zagat@libero.it

A cura di Nicole Cascione